Le recenti normative italiane ed europee stabiliscono requisiti chiari per l’installazione degli impianti fotovoltaici, regolamentando sia le procedure amministrative che le caratteristiche tecniche dei moduli. Dal Testo Unico sulle Rinnovabili, che armonizza la legislazione esistente e ne snellisce le pratiche, fino alle Norme CEI, che definiscono i criteri di sicurezza e qualità per gli impianti, il quadro normativo è in costante aggiornamento.
Da tenere in considerazione anche le aree idonee all’installazione del fotovoltaico, recentemente regolamentate dal Decreto Aree Idonee, che individua i terreni più adatti per facilitare lo sviluppo delle energie rinnovabili. I
In questo articolo analizzeremo le principali disposizioni legislative attualmente in vigore, chiarendo cosa prevedono le normative per l’installazione degli impianti fotovoltaici e quali sono gli obblighi per privati, imprese ed enti pubblici.
Testo Unico Rinnovabili
Il Testo Unico sulle Rinnovabili, formalmente noto come Decreto Legislativo 25 novembre 2024, n. 190, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 291 il 12 dicembre 2024 ed è entrato in vigore il 30 dicembre 2024. Questo decreto rappresenta un passo significativo verso la semplificazione delle procedure amministrative nel settore delle energie rinnovabili in Italia, perché unifica e armonizza la normativa esistente per facilitare la transizione energetica.
Gli obiettivi principali del testo unico sono due:
- superare la frammentazione legislativa preesistente, centralizzando le disposizioni in un unico testo normativo primario;
- snellire le pratiche amministrative per la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, riducendo i tempi e i costi per le autorizzazioni attraverso un approccio più trasparente ed efficace.
Il decreto introduce tre distinti regimi autorizzativi per gli interventi relativi agli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili:
- Attività libera - interventi di modesta entità che non richiedono autorizzazioni specifiche e possono essere realizzati in edilizia libera;
- Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) - interventi di media complessità o situati in aree soggette a vincoli, per i quali la procedura si perfeziona dopo 30, 45 o 60 giorni, in base alla complessità del progetto;
- Autorizzazione Unica (AU) - interventi di maggiore rilevanza che richiedono un'autorizzazione unica, ottenuta attraverso un procedimento più articolato.
Norme CEI
Le norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) relative agli impianti fotovoltaici stabiliscono i requisiti tecnici e di sicurezza per garantire l'affidabilità e l'efficienza dei sistemi fotovoltaici in Italia. Queste disposizioni coprono diversi aspetti, dalla certificazione dei moduli alla loro installazione, fino alla sicurezza operativa.
Prima di tutto garantiscono che i moduli fotovoltaici rispettino standard qualitativi elevati e siano conformi ai requisiti di sicurezza ed efficienza. Tra le certificazioni principali troviamo:
- CEI EN 61215: riguarda i moduli in silicio cristallino, una delle tecnologie più diffuse, verificandone la durabilità e la performance in condizioni ambientali reali.
- CEI EN 61646: specifica i criteri di omologazione per i moduli a film sottile, che offrono maggiore flessibilità e leggerezza, ma richiedono test specifici per garantirne l'affidabilità.
Per evitare rischi elettrici e meccanici, invece, la sicurezza dei moduli e degli impianti è regolata da normative specifiche:
- CEI EN 61730-1: stabilisce i requisiti fondamentali per la sicurezza dei moduli fotovoltaici, riducendo i rischi di scosse elettriche, incendi e danni strutturali.
- CEI EN 61730-2: fornisce le procedure di prova necessarie per verificare il rispetto degli standard di sicurezza durante l'installazione e il funzionamento del sistema fotovoltaico.
Per i moduli fotovoltaici a concentrazione, una tecnologia avanzata che utilizza sistemi ottici per focalizzare la luce solare e aumentare l'efficienza, esiste una normativa dedicata, la CEI EN 62108, che stabilisce i criteri di progettazione, qualificazione e test per garantire la sicurezza e l'affidabilità di questi sistemi innovativi.
Decreto Aree Idonee
Il Decreto Aree Idonee del 21 giugno 2024 stabilisce criteri chiari per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee all'installazione del fotovoltaico, affidando alle Regioni e alle Province autonome il compito di definire tali zone entro 180 giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale.
È pensato per semplificare e accelerare l’installazione di impianti rinnovabili, fornendo una guida chiara a istituzioni, aziende, infrastrutture pubbliche e privati. L’obiettivo è rendere più accessibile la produzione di energia pulita e favorire la transizione energetica nel rispetto del territorio e delle esigenze locali.
Per quanto riguarda specificamente gli impianti fotovoltaici, sono considerate idonee:
- le aree adiacenti alle autostrade entro 300 metri di distanza
- le aree agricole racchiuse in un perimetro i cui punti non distino più di 500 metri da zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale, compresi i siti di interesse nazionale
È importante sottolineare che le aree sottoposte a tutela, come quelle indicate nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, sono automaticamente considerate non idonee. Inoltre, sono previste fasce di rispetto di 3 km per gli impianti eolici e 500 m per quelli fotovoltaici, estendibili fino a 7 km per beni di particolare pregio.
Il decreto introduce anche un sistema di sanzioni: le Regioni che non raggiungono gli obiettivi assegnati in termini di potenza installata dovranno trasferire compensazioni economiche ad altre Regioni. Questi fondi saranno destinati a interventi di miglioramento dell'ambiente e del paesaggio.
Obblighi per Nuove Costruzioni
L'articolo 11 del Decreto Legislativo 28/2011 stabilisce l'obbligo di integrare impianti alimentati da fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione.
Per quanto riguarda l'installazione di pannelli solari fotovoltaici, la normativa italiana impone che almeno il 60% del fabbisogno energetico degli edifici privati di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazione (per cui il titolo abilitativo è stato richiesto dopo il 13 giugno 2022) sia coperto da energia rinnovabile. Questo requisito si allinea agli obiettivi della Direttiva UE 2018/2001 (RED II), che promuove la transizione verso un sistema energetico più sostenibile.
A livello europeo, la Strategia Solare dell'UE ha introdotto il piano European Solar Rooftops Initiative, che punta a incentivare e accelerare l’adozione del fotovoltaico. Questa iniziativa rientra nel più ampio programma REPowerEU, progettato per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e incrementare la produzione di energia pulita.
Il piano prevede un'implementazione progressiva dell'obbligo di installazione di impianti fotovoltaici, con le seguenti scadenze:
- dal 2026, tutti gli edifici pubblici e commerciali di nuova costruzione dovranno essere dotati di impianti solari.
- dal 2027, l’obbligo sarà esteso anche agli edifici pubblici e commerciali esistenti.
- dal 2029, la misura interesserà tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione.
Questa normativa rappresenta un passaggio cruciale verso un'edilizia più sostenibile, in linea con gli obiettivi climatici europei e con la necessità di ridurre l’impatto ambientale degli edifici.