Negli ultimi anni, sempre più persone optano per l'installazione di impianti fotovoltaici al fine di generare l'energia elettrica necessaria per il proprio consumo domestico. Questa scelta, oltre a permettere la produzione di energia da fonti rinnovabili, consente un'apprezzabile riduzione dei costi energetici mensili. Utilizzando l'energia autogenerata dal sistema fotovoltaico, è possibile ridurre il prelievo di elettricità dalla rete tradizionale, determinando così una diminuzione dei costi non solo in termini di materia prima, ma anche tutte le altre voci dipendenti dai kWh prelevati dalla rete di distribuzione.
Quindi, quanto si può risparmiare con un impianto fotovoltaico?
Determinare esattamente quanto si risparmia con un impianto fotovoltaico rappresenta, in realtà, una sfida complessa, poiché richiede la considerazione di diversi fattori, e l'analisi dovrebbe essere personalizzata per ciascun progetto specifico. Tuttavia, in questo articolo ti forniremo alcune indicazioni generali che possono essere utili nella valutazione della sostenibilità economica di un impianto fotovoltaico e nella determinazione della configurazione ottimale per ridurre i costi della bolletta elettrica.
Sei pronto? Iniziamo…
Come risparmiare con il fotovoltaico
Per comprendere quanto si risparmia con l'energia solare, è fondamentale comprendere le modalità di risparmio. Le strade per ridurre i costi nella bolletta elettrica attraverso l'utilizzo di impianti fotovoltaici si articolano principalmente in due opzioni:
1. Autoconsumo: Consumare direttamente l'energia prodotta tramite i pannelli fotovoltaici comporta una riduzione dell'elettricità acquistata dalla rete tradizionale, contribuendo così a ridurre i costi nella bolletta. Nei casi di autoconsumo totale, in particolare, si può addirittura raggiungere un costo dell'energia elettrica pari a zero, lasciando solamente i costi fissi da saldare nella bolletta.
2. Scambio sul Posto: Con questa opzione, si vende al GSE una parte dell'energia prodotta ma non utilizzata. In questo modo, anche se non si risparmia direttamente, si beneficia di un conguaglio positivo.
Fattori che determinano il risparmio con un fotovoltaico
Il risparmio ottenuto con l'energia solare dipende da una serie di fattori che influenzano sia l'autoconsumo che la quantità generata attraverso lo Scambio sul Posto . Questi fattori includono:
- Abitudini di Consumo: come si utilizza l'energia elettrica durante il giorno, ad esempio, se si consuma di più nelle ore serali o nelle prime ore del mattino;
- Orari di Utilizzo: gli orari in cui si fa un uso più intensivo dell'energia elettrica possono influenzare notevolmente il livello di risparmio;
- Investimento Iniziale: la decisione di investire in un impianto fotovoltaico, insieme alla scelta di tecnologie aggiuntive, come sistemi di accumulo, può influenzare direttamente l'entità del risparmio;
- Dimensione e Collocazione dell’Impianto: la grandezza dell'impianto e la sua posizione geografica sono fattori cruciali. Un impianto sottodimensionato può impattare sul rendimento;
- Qualità dei Pannelli: l'efficienza dei pannelli solari, misurata in percentuale, è un parametro fondamentale. Attualmente, il rendimento di un pannello fotovoltaico è del 15/22%, un parametro che può essere influenzato da diversi fattori, come ad esempio la tecnologia delle celle, la qualità dei materiali e le condizioni ambientali.
Questi fattori, inoltre, possono essere raggruppati in due categorie principali.
La prima, legata ai "fattori soggettivi", si riferisce al modo in cui l'energia autoprodotta viene utilizzata. Ad esempio, l'adozione di un sistema di accumulo può amplificare il risparmio per coloro che consumano energia prevalentemente durante le ore serali e notturne.
La seconda categoria riguarda i "fattori oggettivi", che includono la dimensione, la posizione e la qualità del sistema fotovoltaico, elementi tangibili che incidono direttamente sul rendimento dell'impianto.
Quanto si risparmia con un impianto fotovoltaico?
Cerchiamo di stimare il potenziale risparmio derivante dall'utilizzo di un impianto fotovoltaico, esaminando un esempio pratico. Supponiamo di avere un impianto fotovoltaico da 3 kW senza accumulo, con un fabbisogno energetico di 3.000 kWh all'anno e un costo dell'energia elettrica di 0,50 euro/kWh. Considerando anche una percentuale di autoconsumo del 30%, come stimato dal GSE, possiamo ottenere una valutazione approssimativa. Considerando un costo medio per l'installazione dell'impianto fotovoltaico, si può stimare un risparmio fino a circa 450 euro all'anno.
Poiché la produzione dell'impianto varia tra 3.000 e 4.500 kWh l'anno, a seconda delle condizioni climatiche e dell'area geografica, e con il 30% di autoconsumo, il surplus energetico viene ceduto al GSE a un ritorno economico di circa 0,10 euro/kWh, generando un bonus annuo fino a 360 euro.
In questo scenario specifico, considerando sia il risparmio dell'autoconsumo che il guadagno derivante dallo scambio sul posto, è possibile raggiungere un beneficio massimo compreso fino a 810 euro l'anno.
Pertanto, sarebbero necessari fino a 11 anni per ammortizzare completamente il costo dell'installazione e ottenere un vantaggio economico tangibile.
Tuttavia, sfruttando detrazioni fiscali o sconti in fattura, è possibile ridurre l'investimento del 50%, abbreviando il periodo di recupero a 3 o 5 anni e rendendo l'adozione del fotovoltaico significativamente più conveniente.
Fotovoltaico con accumulo: quanto si può risparmiare?
Determinare il risparmio con un impianto fotovoltaico dotato di accumulo aggiuntivo offre numerosi vantaggi. Integrando un sistema di accumulo all'impianto fotovoltaico, è possibile conservare parte dell'energia prodotta ma non immediatamente consumata.
Questo contribuisce ad incrementare l'autoconsumo, ottimizzando l'utilizzo dell'elettricità generata dai pannelli per soddisfare le esigenze energetiche interne, al tempo stesso riducendo la quantità di energia elettrica immessa in rete e remunerata attraverso lo scambio sul posto. Senza dubbio, questa configurazione offre un beneficio economico significativo, poiché consumare direttamente l'energia fotovoltaica risulta più vantaggioso rispetto alla sua cessione alla rete, considerando che il rimborso copre solamente il 70% dei costi sostenuti per l'elettricità.
L'effettivo risparmio dipende dalla percentuale media di autoconsumo raggiunta. Per esempio, ipotizziamo un 50% di autoconsumo e un investimento fino a 10.000 euro per un impianto fotovoltaico da 3 kW con accumulo di 4,8 kWh. In questo scenario, il risparmio annuo sulla bolletta aumenta fino a 750 euro, con un compenso aggiuntivo da parte del GSE di 150-300 euro grazie all’immissione in rete della produzione in eccesso, generando un beneficio economico complessivo fino a 1.050 euro l'anno. Di conseguenza, è possibile recuperare l'investimento in circa 9-11 anni, ma sfruttando una detrazione al 50%, si potrebbe ammortizzare l'investimento iniziale in soli 4-5 anni.
L'attrattiva dell'accumulo dipende quindi dalla possibilità di beneficiare di agevolazioni fiscali e dal livello di autoconsumo raggiunto. Con un'autoconsumo al 70%, il risparmio annuale arriva fino a 1.350 euro, consentendo il recupero della spesa in 7-8 anni. L'utilizzo di una detrazione al 50%, invece, ridurrebbe il periodo di ammortamento a soli 3-4 anni.